Un giorno nella vita di un (residente) Agapino

La maggior parte dei giorni si assomiglia abbastanza, abbiamo una lista delle cose da fare che ci dividiamo dopo la colazione, quando ognuno e ognuna di noi si sposta nel proprio settore: spazzare i pavimenti, fare il bucato, pulire i bagni, spostare della sabbia; tutte quelle attività banali che sono necessarie a questo grande Centro per restare aperto. Ma al di là della manutenzione ordinaria scorre una vita che banale non è per nulla.

Borgata Agape, a Prali, ha una popolazione di undici abitanti, tutti membri a tempo pieno del Gruppo Residente: ognuno e ognuna di noi ha le proprie forze e talenti e lavora, ciascuno/a  a suo modo, per il miglioramento di Agape. Lavoriamo bene fra di noi, non importa come siano divise le squadre di lavoro. Come capita spesso fra persone che vivono sotto lo stesso tetto per un lungo periodo, siamo diventati qualcosa di più che colleghi e colleghe, diventando una famiglia.

Come residenti, ci aiutiamo l’un l’altro/a, non solo per quanto riguarda il lavoro di Agape, ma anche emotivamente e spiritualmente. Mangiamo insieme quasi ogni pasto, componiamo puzzle e guardiamo film insieme; insieme ridiamo, piangiamo, festeggiamo e siamo tristi; ogni membro del gruppo si prende cura degli altri e delle altre. Spesso ci riposiamo attorno al camino in salotto suonando e cantando: quest’anno abbiamo un Gruppo Residente molto portato per la musica e la maggior parte di noi canta nella Corale della Chiesa Valdese di Prali.

Ma non c’è solo il tempo in famiglia: abitare ad Agape è il nostro lavoro. Molto spesso ospitiamo nel Centro grandi gruppi: di frequente sono gruppi autonomi, classi universitarie o feste di compleanno, ma accogliamo anche organizzazioni della Chiesa e chi partecipa ai campi tematici ogni estate. Il momento più frenetico del lavoro di agape è la visita di un gruppo: per questo motivo il Gruppo Residente è grato al Campolavoro che lo aiuta ad alleggerire il proprio carico.

Vale la pena lavorare senza sosta, qualsiasi sforzo ciò comporti, perché riusciamo a mostrare agli ospiti e alle ospiti una grande accoglienza e doniamo loro una bella esperienza ogni volta che vengono. Vedere la gioia sul volto dei campisti e delle campiste ci fa capire che si può fare la differenza nel mondo. Vorrei poter continuare a raccontarvi la vita di Agape, ma è l’ora di andare a lavare il salone: abbiamo un gruppo, questo fine settimana…

Rev. Chilo Brackett Garrou Forsyth, residente ad Agape, 2017-2018

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